MOSTRA SONYA ORFALIAN



Homo sine pecunia est imago mortis
 di
 Sonya Orfalian







Video- homo sine pecunia est imago mortis



                     
                           
                         

Rossella Alessandrucci e la Contessa Marzena A.Broel Piater
                   
fine  video   Homo sine pecunia est imago mortis
                                                                                      


                                                 Prof. Gennaro Colangelo e Filippo Martino               
 
Sergio Ceccotti

Dora R.Stiefelmeier


 Maurizio Randazzo, Dora e Mario Pieroni, Rossella Alessandrucci, Riccardo Giagni






              

“Italiani” – Intervista a Sonya Orfalian – di Francesca Bellino


Per la rubrica “Italiani” , fino ad oggi, abbiamo ascoltato le storie dei giovani italiani che hanno scelto di portare all’estero il loro talento e le loro professionalità. Questa rubrica è dedicata però anche a quelle donne e a quegli uomini che non sono nati in Italia ma che qui hanno deciso di rimanere. Cercando – come chi oggi lascia l’Italia – una possibilità di futuro.
Francesca Bellino, sulle pagine di Reportage n.12, ha intervistato alcuni scrittori stranieri che hanno scelto di vivere in Italia, chiedendo loro cosa vedono dopo la fine del “ventennio berlusconiano” e come giudicano il Paese oggi. “L’Italia è a un bivio decisivo“, ci dicono “o rinascita o fallimento“. Voci indipendenti da ascoltare con estrema attenzione, più di molti “esperti nostrani”.
Sonya Orfalian, tra gli intellettuali intervistati, ha accettato di raccontarci più in profondità la sua storia.
Sonya è nata in Libia ed è figlia della diaspora armena. Si definisce una viaggiatrice per destino. Il suo primo viaggio l’ha fatto a 11 anni quando è partita dalla Libia, dove ha trascorso l’infanzia da rifugiata, dopo il colpo di Stato di Gheddafi, ed è approdata a Roma dove, con la famiglia, ha trovato asilo. Sonya oggi è un’artista, una traduttrice e una scrittrice.
Intervista di Francesca Bellino.
Sonya, proviamo a sintetizzare la tua storia…
Clicca qui.

Sonya Orfalian - Homo sine pecunia est imago mortis





La Galleria Whitecubealpigneto
inizia la programmazione 2012/13
 presentando la mostra
di
 Sonya Orfalian
che affronta un tema di stretta attualità
“il denaro”

Le raffigurazioni sulle monete antiche intendevano rappresentare in modo diretto la potenza del sovrano, spesso paragonato a divinità. La sacralità delle divinità spesso coincideva con quella del re, che divenuto “idolo” veniva scambiato portando con sé un valore oltre che materiale anche spirituale, legato alla sfera simbolico-religiosa delle società. I simboli che compaiono sulle monete rendono privilegiati chi le possiede: chi ha monete, ha idoli portatili .

 “La banconota americana da un dollaro – come afferma Emilio Gentile nell’introduzione a Le Religioni della Politica – è un simbolo religioso in senso letterale”, in quanto è l’effige sacra della religione civile, moderna espressione della democrazia. Coloro che si occupano della strategia del denaro, economisti e operatori finanziari, ne sono i sacerdoti.

Il progetto di Sonya Orfalian pone attenzione a questi simboli, realizzando un video ed estraendo da questo degli stills che saranno poi stampati e disposti sulle pareti della galleria.
Con la cancellazione delle immagini la relazione tra le varie figure presenti perde consistenza, evidenziando la perdita del significato simbolico del denaro.


Sonya  Orfalian,  artista, scrittrice e traduttrice,  figlia della diaspora armena  attinge forza dalla storia del suo popolo. Affrontando l’argomento con austerità profonda evita accuratamente qualsiasi tratto ironico consegnando solennità al tema trattato.
Homo sine pecunia est imago mortis
Si usa per suggerire che chi non ha mezzi viene evitato da tutti come di fronte alla morte.
Un uomo  quindi che non scambia denaro è un uomo che evoca la morte, e che non stimola i rapporti sociali.
La mancanza di denaro suscita quindi nell’uomo un tumulto di oscure emozioni  toccando i punti più sensibili della sua coscienza primordiale: la fame primigenia, l’istinto di sopravvivenza, la morte.

English version:


The depictions on ancient coins wanted to represent directly the power of the sovereign, often compared to God.
God's sacredness often coincided with that of the king who, as an “idol”, was exchanged as material and spiritual value at the same time, and related to the sphere of the symbolic-religious society. The symbols that appear on the coins make privileged who owns them: who owns money, has portable idols.

“The American one-dollar banknote- as affirmed by Emilio Genitle's introduction to The Religion of Politics - is literally a religious symbol” because it is the sacred effigy of the civil religion, modern expression of democracy. Economists and financial operators, attending to the money’s strategy, are like priests.
Sonya Orfalian's project pay attention to these symbols making a video, and extracting from this some stills printed and placed on the walls of the gallery. By deleting the images, the relationship between the various figures loses consistency, highlighting the loss of the symbolic meaning of money.

Sonya Orfalian, artist, writer and translator, daughter of the Armenian diaspora draws strength from the history of her people. Facing the topic with deep austerity carefully avoids any ironic stretch and delivering solemnity at the theme.

                    Homo sine pecunia est imago mortis.

It is used to suggest that who have no resources is shunned by all as an image of death. Therefore,  a man that doesn’t  trade money is a man who evokes death, and that does not stimulate social interaction. The lack of money brings out in human’s chest a tumult of obscure  emotions, touching the most sensitive sides of his conscience: primordial hunger, primordial instinct of survival and death.





vernissage
giovedì 25 ottobre 2012
ore 18,30
la mostra prosegue fino al 7 dicembre 2012


Galleria-laboratorio  Whitecubealpigneto
Via Braccio da Montone 93 Roma
Orari: lunedì-venerdì dalle ore 17,30 alle 20
3342906204