Presentazione del Progetto Myra/on Trasformazioni omaggio a Gore Vidal

TRASFORMAZIONI LETTERARIE E ARTISTICHE: GENESI DI UN CAPOLAVORO -
 di Maria Rosaria Spadaccino


Gore Vidal, 43 anni fa, non poteva saperlo. Ma stava scrivendo un libro attualissimo e scandaloso; scandaloso nel ‘68, attualissimo in questi giorni.
Non poteva sapere lo scrittore americano che quel tema innovativo, rivoluzionario, e sicuramente trasgressivo, anche per anni non certo tranquilli, avrebbe raccontato con decenni d’anticipo quello che noi viviamo con disagio. Da tempo.
Perché Myra Breckinridge - questo il titolo del romanzo - racconta la sessualità come metafora del potere, ma anche la forza prodotta dalla trasformazione del corpo, dei corpi: quando la vita è vissuta a cavallo - trans -, tra i due generi, il maschile e il femminile, si è più deboli e più forti allo stesso tempo.
Come è più debole e assieme più forte chi vive nello stesso involucro di carne e sangue, due vite e due identità in continua trasformazione, ma pure in continua e rigenerante osmosi.
Così il protagonista del libro, il transessuale Myra, dedica la sua vita a smitizzare, ovvero a distruggere le tracce di una residua virilità; dedica la sua esistenza alla trasformazione. A rigenerarsi da un genere per crearne uno nuovo, più forte e identificato. A farne un capolavoro.
E qui entra in campo l’arte, l’espressione creativa in mutamento che mira – ambisce - a diventare qualcosa di diverso.
Ogni artista per tutta la vita trasforma l’idea e la materia sperando di creare qualcosa di unico: un capolavoro.
Il colore, i corpi, la pietra, il metallo, la carta si trasformano e diventano altro: così come Myra è la Trasformazione, il progetto espositivo “Myra/on Trasformazioni”, racconta attraverso un ciclo di mostre realizzato dall’associazione culturale La Stellina presso la galleria d’arte Whitecubealpigneto, il tema della trasformazione/mutamento attraverso gli occhi di cinque artisti. Che usano la pittura, la fotografia, il fumetto e le perfomance arte/corpo per dialogare con i mezzi espressivi e creativi sulle potenzialità artistiche della metamorfosi. Attraverso le loro opere guardano e riflettono sulla potenza del cambiamento, cercando negli occhi dei visitatori la realizzazione perfetta della trasformazione. Quando l’opera esce dal suo alveo ed entra nello sguardo di chi osserva trasformandosi, appunto, in Capolavoro.



MARIA ROSARIA SPADACCINO